Guida al Progetto Audio Personalizzato

Progetta i tuoi sogni

Ogni edificio necessita di un approccio musicale unico

Questa mini guida al progetto audio personalizzato potrebbe migliorare ogni giorno la qualità della vita per molti anni! Ogni edificio, ogni casa, ogni azienda, ogni attività commerciale o professionale, che si tratti di un ambulatorio medico, di una cucina, di centro sportivo, negozio o scuola, prima o poi avranno tutti esigenze musicali o di sonorizzazione. Queste esigenze sono tanto importanti quanto fattori come l’illuminazione perché permettono, come ogni altro impianto, di utilizzare al meglio gli ambienti. Questa guida offre una panoramica ed alcuni consigli su come affrontare questi progetti audio. Anche se non ve ne occuperete voi in prima persona è sempre interessante, e bene, capirne un minimo. Quantomeno sarete in grado di dire la vostra e di confrontarvi con i progettisti, guidandone le scelte in modo più consapevole e mirato. Sapere è potere, come sempre.

Un’immagine senza suono? No grazie, il suono SERVE!

Spesso un’azienda senza musica è un è un po’ triste. Una cucina senza suono sembra poco invitante, e un ufficio con l’ultimo design in fatto di illuminazione ma senza altoparlanti resta… incompiuto. Tutti lo sanno. La convivialità passa anche dalla musica.

Di fatto però privati ed aziende di solito pensano alla gestione sonora, alla musica ed ai sistemi P.A. (Public Address, lo vedremo più avanti) nell’ultima fase di un progetto. I budget disponibili sono già stati spesi per altre cose come la ventilazione, l’illuminazione o l’automazione. Questo è abbastanza frustrante ma può creare una sfida interessante.

Come fruitore, è tuo diritto e dovere (verso te stesso!) dotarti di un sistema audio decoroso: ne va della qualità della vita!

Come installatore, potrai invece raccontare questa grande ed evidente mancanza ai tuoi clienti ed aiutarli a realizzare qualcosa che li farà felici per anni. Questa piccola guida al progetto audio personalizzato racconta cosa si può fare e come affrontare alcune scelte quando si pensa a portare la musica negli ambienti in cui viviamo. Maggiori dettagli saranno sempre visti dagli specialisti ma come sempre un po’ d’informazione non fa mai male!

Da dove iniziare un progetto audio?

Ciò che è sconosciuto spaventa sempre, ma non lasciate che questo vi spaventi! E’ sempre bello imparare a gestire e creare nuove cose. Collegare un altoparlante a un amplificatore è un gioco da ragazzi. Ma scegliere i dispositivi giusti, i cavi giusti e il dimensionamento corrette è un’altra storia. E questo è esattamente il punto in cui arriviamo con la nostra esperienza. Potete chiamare i nostri esperti per ricevere le migliori raccomandazioni. Vi aiuteremo con il progetto a ci state pensando e con la scelta dei prodotti e dei collegamenti corretti. Con i diversi tipi di diffusori da muro, cavi specifici per progetti audio ed elettroniche professionali che forniamo è possibile sonorizzare luoghi all’aperto, scuole, sale riunioni, magazzini, negozi, etc.

Un progetto alla volta!

Per darti il miglior aiuto sono necessarie alcune informazioni fondamentali riguardo alla applicazione a cui stai pensando. Metratura, numero di stanze, tipo di arredi… Contattateci per le nostre raccomandazioni.

Cosa intendiamo per un progetto audio o di sonorizzazione ?

Un progetto audio o di installazione include tutto quello che serve per fare si che qualsiasi edificio venga dotato di un sistema di comunicazione (detto P.A.) o di diffusione musicale. Parliamo di un Bar come di un centro sportivo, una clinica, un negozio o un ristorante.
Lasciando per ora da parte i progetti domestici, vorremmo definire un progetto audio professionale come uno che coinvolge più di quattro zone diverse. Non esiste un modello standard in questi casi: l’abito viene sempre pensato su misura, per non sprecare neanche un centimetro di “tessuto”. Questi progetti professionali sono chiamati PA – public address – o progetti 100V. Qui si applicano leggi differenti rispetto ai classici impianti da casa.

Audio professionale: divide et impera ? Dividi e… gestisci!

Una buona guida deve dare consigli pratici. Questo motto è un buon riassunto di come vada gestito un progetto audio professionale a 100V o “PA”. L’edificio va suddiviso in zone, le zone vanno numerate e ne va calcolata la superficie. Quindi va determinato il numero di altoparlanti che sono necessari per coprire ogni area e va verificato quali e quante sorgenti si vogliano ascoltare (CD, Radio, Streaming, NAS, microfoni, TV, Decoder, chiavetta USB o schedina SD, …).
Quindi, una volta ottenuto il numero e la disposizione indicativa degli altoparlanti, si dovrà abbinare all’impianto la giusta amplificazione, che darà potenza ai diffusori. ognuna delle zone con l’amplificatore (i) giusto. In questo caso se il progetto è abbastanza piccolo basterà un amplificatore integrato, magari anche con sorgenti integrate, mentre se è più grande saranno necessarie sorgenti varie (secondo  propri gusti ed abitudini), solitamente un preamplificatore che raccolga i vari ingressi e li indirizzi verso diversi amplificatori finali che coprano le esigenze di potenza dei diversi ambienti. Una volta capito bene il progetto scegliere la migliore fra le tante elettroniche audio professionali proposte sarà un gioco da ragazzi.

Quindi, prima, dividete e poi  gestite le zone. All fine? Collegate tutto.

Perché un approccio a 100V o PA?

Un progetto professionale differisce da uno casalingo quantomeno per due fattori. La quantità e la dimensione media delle zone da un lato, la necessità di flessibilità dall’altro. I progetti 100V hanno dalla loro il fattore FLESSIBILITÀ. Con un sistema PA o 100V, si crea una ‘piattaforma aperta’ a cui connettere diversi altoparlanti 100V utilizzando un singolo bus o cavo. È quindi possibile, in qualunque momento, integrare microfoni o interfoni o collegare i segnali di allarme sull’altro cavo. Voi assicuratevi solo di fornire ad ogni zona potenza sufficiente. Con questo tipo di piattaforma l’installazione è rapida e si possono gestire segnali anche su lunghe distanze – cosa non possibile con i sistemi tradizionali.

Ecco in sintesi i due metodi per collegare gli altoparlanti

Primo metodo di collegamento

Il collegamento più classico è a bassa impedenza (4 o 8 Ohm). Si usa per altoparlanti da soggiorno, bagno, salotto, terrazzo…  Quello che accomuna questi diffusori – anche molto diversi fra loro –  è l’impedenza: 4 o 8 Ohm. Li connettete all’amplificatore utilizzando un classico cavo di rame da 01,5 a 4 mm di sezione. Solitamente ad un amplificatore sono abbinati 2 o 4 diffusori, raramente di più. Gli amplificatori multi zona prevedono in questo caso solitamente due altoparlanti per zona, per un massimo di 4 zone.

Secondo metodo di collegamento

Con il collegamento fra altoparlanti ed amplificatori a 100V / PA potete connettere diversi diffusori in parallelo su distanze anche molto lunghe. Attenzione, questo tipo di setup prevede prodotti specifici e non è semplicemente una scelta “stilistica”. Amplificatori e diffusori a 100V possono essere anche utilizzati per creare soluzioni “standard” o “a bassa impedenza” mentre i prodotti utilizzati in queste ultime tipologie di progetti non possono essere usati in sistemi a 100V. Con i progetti PA  si possono creare diversi circuiti o zone e coprire distanze molto lunghe dall’amplificatore. Avete un albergo, un grande ristorante? Un negozio di grandi dimensioni? Necessitate di un sistema a 100V.

La potenza e il tipo corretto di altoparlanti

Ogni altoparlante ha una potenza ben specifica (espressa in wattaggio e dB) ed alcune caratteristiche peculiari. I dB indicano quanto è potente l’altoparlante, quanto forte può suonare senza distorcere o rompersi. La potenza richiesta dipende dall’ambiente, dal rumore ambientale, dal tipo d’uso, dal rivestimenti del pavimento, etc. Alcune regole empiriche vi daranno un’idea del numero totale di diffusori richiesti e di quanto potenti devono essere.

  • Se il vostro progetto è grande e quindi a 100V sappiate che la distanza ideale tra i diffusori da 100V è non più di 6-8 metri lineari (a seconda della pressione sonora richiesta, dell’ altezza del soffitto, del tipo di pavimento, della dimensione del diffusore stesso, etc). Diffusori grandi, con woofer da circa 200 mm posso stare a queste distanze mentre i più piccoli, ad esempio con woofer da 100, 130, 160 mm andranno posti più vicini.
  • Se volete fare pochi “buchi” nelle pareti conviene scegliere altoparlanti più grandi ed a maggiore dispersione angolare.
  • Alcuni diffusori possono avere un settaggio specifico grazie a un’impostazione manuale (Ex Tweeter regolabile +/- 3 dB), perfetti se avete degli ambienti molto “assorbenti”, con molte tende, tappeti, legno…

Nota sugli impianti a 100V

La potenza in sistemi a 100V viene calcolata in un rapporto diverso da quella tipica in uso domestico tradizionale (su 8 Ohm). Tipicamente la potenza degli altoparlanti a 100V è valutata in circa 1/6 rispetto ad un diffusore ad 8 Ohm. Ad esempio 10W in progetti P.A. “equivalgono” a 60W in progetti residenziali. Una regola facile per capire di quanti Watt di potenza abbiamo bisogno!


Scegliere il diffusore giusto

In Hifight troverete una guida per ogni esigenza ed altoparlanti per ogni applicazione. Ne troverete tantissimi, in-wall e quindi da incassare a muro, on-wall e quindi da appendere alla parete, a cascata da soffitto, per esterni… Pochi diffusori grossi e potenti possono fare il lavoro di tanti e piccoli, con l’aggiunta di una migliore timbrica ed una migliore musicalità. Pensate al miagolio di cento gatti o al ruggito del leone. I gatti assieme potranno anche superare il volume del ruggito ma non raggiungeranno mai le note basse del leone. Allo stesso modo piccoli altoparlanti di poca potenza suonando assieme vedranno sommata la loro potenza ma, sia individualmente che collettivamente, non potranno mai emettere alcune note (ex. le note basse). Questo non significa che i piccoli altoparlanti non vadano bene, ma solo che va ben valutata la finalità richiesta. Ad esempio tanti piccoli diffusori potranno coprire meglio, ovvero con più uniformità, una vasta area.

La potenza dell’amplificazione

Senza amplificazione non ci sarebbe riproduzione musicale. Un amplificatore da 100V consente di connettere più altoparlanti e di dividerli in una o più zone. Offriamo una vasta gamma di amplificatori con mixer a 100V, pre amplificatori ed amplificatori di potenza, insieme a una gamma di accessori come microfoni, adattatori, e cavi. In prativa troverete una soluzione completa per quasi tutti i progetti.

La Regola d’oro

La potenza totale di tutti gli altoparlanti insieme deve costituire la base per la scelta della potenza dell’amplificatore. È buona norma lasciare un margine aggiuntivo di almeno il 10%. Se state lavorando con zone diverse (a 100V), allora avrete bisogno di guardare i riferimenti che indicano la potenza per zona. Ad esempio il modello Artsound PR-4240 ha una potenza di 4 x 240 Watt e quindi potrà servire quattro zone, ognuna con 240W totali.


Quattro elettroniche base per il tuo impianto audio

Amplificatore integrato, tutto pronto e tutto facile
Amplificatore finale, forza bruta che necessita di un pre
Preamplificatore, perfetto per pilotare amplificatori finali
Matrice, per indirizzare ogni segnale

Hifight non sarebbe Hifight se non vi desse alcuni consigli utili per i vostri progetti! Eccone alcuni.

Per uno sporco decibel in più

Una guida al progetto audio non può non parlare di decibel. Il “decibel” o “dB” è uno dei fattori più critici per determinare la scelta dello speaker corretto. Pensate alle autovetture, non ci sono solo i cavalli (wattaggio nel caso di diffusori), ma anche la spinta effettiva  (ovvero il torque o i NM). Nel mondo musicale ci sono i decibel. La valutazione in decibel (o dB) indica quanto un diffusore possa sviluppare una particolare pressione sonora. Questo è necessario da evitare effetti di mascheramento. Un effetto di mascheramento si verifica quando la percezione della musica è ridotto da altri suoni ambientali. Se avete un diffusore poco potente (che quindi “spinge” poco la musica) e siete in un ambiente rumoroso non riuscirete a sentire bene perché il rumore di sottofondo maschera ovvero si sovrappone alla musica. Tanto più alto è il rumore di fondo dell’ambiente tanto più gli altoparlanti e l’amplificazione dovranno essere performanti per riuscire a superare il livello di volume dell’ambiente

  • Come regola generale, il livello del suono che si vuole ascoltare deve essere superiore di almeno 6 dB rispetto al rumore ambientale.
  • Per poter ascoltare tranquillamente, si consiglia una differenza di almeno 10 dB per
    musica di sottofondo.
  • Tuttavia, se si desidera integrare anche i messaggi vocali, pensate ad una differenza di oltre 20 dB.

Ecco come si fa la scelta giusta: tenendo conto del rumore ambientale! Di seguito è riportata una panoramica di ciò che è possibile tenere in considerazione in linea di massima.

Zona | dB ambientale tipico | dB consigliati

 

Teatro | dB tipici 40-45 | dB suggeriti 60-65


Sala concerti | dB tipici 46-50 | dB suggeriti 65-70


Reception | dB tipici 50-60 | dB suggeriti 60-70


WC | dB tipici 55-60 | dB suggeriti 65


Conference room | dB tipici 50-55 | dB suggeriti 70-75


Ristorante | dB tipici 50-60 | dB suggeriti 60-70


Bar / caffetteria | dB tipici 60-65 | dB suggeriti 65-75


Grande negozio | dB tipici 55-65 | dB suggeriti 65-75


Ipermercato | dB tipici 65-70 | dB suggeriti 75-80


Museo | dB tipici 50-55 | dB suggeriti 60-65


Ufficio | dB tipici 55-60 | dB suggeriti 65-70

Zona | dB ambientale tipico | dB consigliati

 

Aeroporto | dB tipici | 65-70 | dB suggeriti 80-85


Stazione ferroviaria | dB tipici 80 | dB suggeriti 90-95


Palazzetto dello sport | dB tipici 55-65 | dB suggeriti 70-75


Piscina | dB tipici 60-70 | dB suggeriti 75-80


Basket o Volley Stadio | dB tipici 75-80 | dB suggeriti 90-95


Stadio (dopo un goal) | dB tipici | dB suggeriti 90 110


Garage | dB tipici 65-75 | dB suggeriti 75-90


Magazzino | dB tipici 65-70 | dB suggeriti 70-80


Industria leggera | dB tipici 65-70 | dB suggeriti 75-80


Industria pesante | dB tipici 70-80 | dB suggeriti 85-95


Chiesa / Moschea | dB tipici 50-55 | dB suggeriti 60-65

Le dimensioni dei cavi per audio contano davvero molto!

Anche il tipo di cavo ha un ruolo importante nel risultato finale. Pensate di appendervi in montagna con una corda sottile sottile… non lo fareste mai! La stessa cosa vale negli impianti. Dovreste conoscere alcune minime basi per capire l’importanza del cavo corretto! Lo spessore del cavo può fare indicativamente il 20% della differenza nella qualità del segnale! La scelta del cavo deve essere coerente con la distanza tra l’amplificatore e gli altoparlanti (e con la potenza complessiva). La tabella a fianco aiuterà a scegliere il cavo per impianti audio corretto a seconda della situazione! Come regola potete ricordare questa norma: più piccolo è il cavo, più piccolo è il suo diametro o sezione, più farà “fatica” a portare corrente su lunghe distanze o, a parità di distanza, porterà meno corrente, meno potenza rispetto a un cavo maggiore. Quindi, più potenza serve e maggiori sono le distanze tanto più “robusti” dovranno essere i cavi. Un’ottima scelta rientra in una gamma fra sezioni da 1.5 mm e 4 mm come nel caso delle matasse di cavi Norstone.

Diametro del cavo | sezione da 1 mm² | sezione da 1,5 mm² | sezione da 2,5 mm²


Potenza totale 30 W | max distanza 1 km | max distanza 1,6 km | max distanza 2,6 km


Potenza totale 50 W | max distanza 650 m | max distanza 1 km | max distanza 1,5 km


Potenza totale 100 W | max distanza 300 m | max distanza 500 m | max distanza 50 m


Potenza totale 200 W | max distanza 150 m | max distanza 250 m | max distanza 350 m


Potenza totale 400 W |max distanza 100 m | max distanza 180 m | max distanza 280 m

La fine della nostra guida al progetto audio è l’inizio del tuo progetto!

Assorbite alcune basi è il momento di progettare il tuo nuovo impianto audio… ricordati di farti molte domande e di aver chiarito bene la situazione. Ecco per aiutarti una lista di dettagli da verificare :

  1. Cosa si aspetta chi ascolterà l’impianto (tuo figlio … un tuo cliente!?): musica di sottofondo, parlato, rock ad alto volume?
  2. Il cablaggio è già stato installato? Se sì, di che tipo? Va bene per l’impianto a cui abbiamo pensato o e meglio sostituire i cavi?
  3. Si preferiscono altoparlanti annegati nel muto o appesi? Ovvero possiamo creare dei vani nelle pareti (o soffitto) o preferiamo fare il minimo lavoro indispensabile ed appendere i diffusori?
  4. Dove si vuole la musica? In quante e quali zone? Quanti diffusori vogliamo? Tanti e piccoli o meglio pochi e grandi? (tanto se sono annegati nel muro non si noteranno!)
  5. Quali sono le fonti (gli ingressi dell’amplificatore) che si vuole essere in grado di ascoltare?
  6. C’è rumore ambientale nelle zone? Tenetene conto nel dimensionare l’impianto.
  7. Deve essere possibile fare annunci vocali? (vanno integrati microfoni?)
  8. Va integrato con un sistema EVAC (obbligatorio in esercizi commerciali)?

Ogni area, dentro e fuori, ha una sua identità, una situazione specifica frutto delle dimensioni, del rumore ambientale, dell’acustica, dell’uso, del materiale esistente, etc. Tutti questi diversi fattori si combinano per formare uno scenario in cui solo soluzioni su misura possono offrire una risposta efficace.  E questo è ciò in cui siamo specializzati. State cercando la chiave per queste soluzioni? Contattateci.

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